domenica 28 settembre 2014

LA MAGA E L'INSEMINATORE

Diario della Domenica

LA MAGA E L'INSEMINATORE 

ATTENZIONE! COMUNICAZIONE DI SERVIZIO!! Da domani, lunedì 29 settembre, il blog avrà una veste nuova e nuove rubriche settimanali. 
Questa è l'ULTIMA PUNTATA del Diario della Domenica. Da domenica prossima una nuova versione delle mie sventure esistenziali!! 


Tempo fa aficionados, in questo stesso intimissimo&disperatissimo spazio domenicale, vi narrai d'una suprema figura di merda fatta dal sottoscritto lestoscrivente in età giovanile anzicheno. 
Oggi, per l'ultima puntata del Diario della Domenica vecchia versione, ritorno sull'argomento FdM (Figure Di Merda), però spostando lo spettro cronologico. 
Se infatti avevo parlato di sFdM (Suprema Figura di Merda), oggi vi conterò della iFdM (Imperdonabile Figura di Merda), Imperdonabile perché fatta in età molto adulta, senza alibi né scusanti per la leggerezza e l'incoscienza giovanili. 

Dunque, primavera 2010, sottoscritto lestoscrivente abbondantemente trentatrenne. 
Gita a Verona, sottoscritto lestoscrivente abbondantemente nella veste di professore accompagnatore. 
Splendida gita, pomeriggio passato tra una mostra di impressionisti e l'immancabile balcone di Giulietta, rientro in albergo costeggiando l'Arena, poi cena. 
Per il dopocena si vaga un po' a caso e senza alcuna idea precisa sul da farsi, in una Verona nebbiosa e deserta. 
Alla fine ci infiliamo in un localaccio del centro dove c'è un terrificante e pericolosissimo karaoke (nonché una pericolosissima e terrificante comitiva tedesca). 
I professori, cioè il sottoscritto lestoscrivente e altre tre colleghe, vengono ovviamente incitati a esibirsi nel karaoke. Ci provano, ci proviamo: i risultati sono osceni e imbarazzanti. Ma non è questa la Figura di Merda. 
Il sottoscritto lestoscrivente, proprio per sfuggire a ulteriori figure di merda e sottrarsi al karaoke, pensa bene di approfittare di un momento di distrazione generale della combriccola studentesca per sgusciare fuori dal locale e fumarsi un paio di sigarette nella nebbia veronese. 

Errore tragico e fatale. 

Fuori dal localaccio non c'è nessuno, fatta eccezione per una tizia di circa cinquant'anni, palesemente ubriaca marcia, che parla e straparla (in francese) con un tipo dallo strano cappello, ubriaco pure lui, che non pare starla molto a sentire. Anzi, il tipo sembra prossimo al collasso, mentre lei imperterrita continua a parlare a macchinetta. 
A un certo punto la tizia inizia a fissarmi. Sempre più insistentemente. 
E' inquietante. Talmente inquietante che spengo la sigaretta prima del tempo e decido di rientrare. Meglio gli studenti che mi incitano al karaoke piuttosto che una pazza dagli occhi omicidi. 
Ma proprio mentre sto per rientrare la tizia mi blocca, puntandomi contro l'indice ed esclamando: 
"Tu! Sei un artista, vero?"
Seguono dieci minuti di dialogo surreale, dove io cerco di spiegarle che sì, più o meno sono un artista, scrivo, e con lei che mi invita a scrivere senza troppi pensieri il libro che ho in testa, e mentre me lo dice mima il rumore dei fogli che escono dalla stampante. 
"Sarà un successo", conclude, riferendosi ovviamente al libro. 
Lei non sbaglia mai, dice. Del resto, aggiunge, è una maga, la Maga Jo, puntualizza. 

La Maga Jo allora passa a dimostrarmi alcune sue proprietà mistiche e divinatorie, ciancicando cose confuse sul mio passato. 
Io sono così stordito che quasi mi sembra abbia ragione, e non oppongo resistenza nemmeno quando mi costringe a segnare il suo numero di telefono sotto il nome di Maga Jo. 
Quando ho finito di segnare il numero, lei dice: "poi mi chiamerai e mi dirai se ho ragione... sarà maschio..."
"Sarà maschio?", chiedo io sempre più confuso. 
"Sì, maschio, gli vedo il PISTOLINO", dice la maga Jo mimando con le dita un minuscolo pisello. 
Ora è chiaro. Mi sta dicendo che avrò un figlio e sarà maschio. 
"Conta cinque mesi da oggi", aggiunge, "e sarà maschio, vedo il pistolino... "
Conto cinque mesi: aprile, maggio, giugno, luglio... agosto. 
Secondo la Maga Jo ad agosto saprò di diventare padre. 
"Be' mi piacerebbe", dico io, "ma mi pare un po' difficile... per diventare padre ci vuole pure una donna... che so, una compagna... sono pure single... "
La Maga Jo a quel punto si alza, con gli occhi colimi di compassione e comprensione. 
Mi abbraccia. 
Mi batte affettuosamente sulle spalle pacche di incoraggiamento, schiacciandomi la faccia sul suo petto. 

"Non ti preoccupare", mi dice tenendomi stretto, "TU SEI UN INSEMINATORE". 

E proprio mentre sta dicendo SEI UN INSEMINATORE, ecco che la porta del locale si apre, ed escono i miei studenti. 
Che mi vedono lì, abbracciato a una cinquantenne forse francese, sbronza e sedicente maga che mi dà dell'INSEMINATORE... 

E vai così... 
Vai... Figure di Merda tutta la vita....

A presto,
IL LESTO

Nelle precedenti puntate de Il Diario della Domenica: 

Il mistero della stazione fantasma
 
 
Chi sono le donne che vanno da sole in spiaggia a settembre  

Cosa succede in un bar fiorentino gestito da un maniaco sessuale
 

L'incontro più imbarazzante fatto dal sottoscritto lestoscrivente
 

La figura di merda più assoluta della vita del sottoscritto lestoscrivente
 

Come la polizia ferroviaria perseguita il sottoscritto lestoscrivente
 

Perché gli sms hanno sempre un porno contenuto nascosto

2 commenti: